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Studio di Fattibilità e progettazione della linea Torino-Venezia

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La rivoluzione dell’Alta Velocità in Italia.

La realizzazione dell’Alta Velocità ferroviaria rappresenta uno dei più importanti investimenti infrastrutturali del Paese dal dopoguerra a oggi. Il potenziamento della rete ferroviaria si fonda sull’ambizioso obiettivo di accrescere l’attrattività e la competitività del trasporto su ferro rispetto ad altre modalità di trasporto, contribuendo al riequilibrio modale e a una mobilità più rispettosa dell’ambiente.

L’incarico sviluppato da NET Engineering ha riguardato lo Studio di Fattibilità Tecnico Economica dell’intera linea Torino-Venezia, per un’estensione complessiva pari a circa 400 km: il progetto Alta Velocità valica i confini nazionali e assume una valenza europea, costituendo un tassello fondamentale per le reti di trasporto trans-europee (Transeuropean Networks – Transport, TEN-T). La direttrice Torino-Venezia è, infatti, parte del Corridoio prioritario transeuropeo n. 5 che collega la Spagna alla frontiera ucraina. Lo studio si è posto l’obiettivo di fornire elementi per la scelta delle componenti fisiche e funzionali della linea AV Torino-Venezia, verificando la convenienza economica e finanziaria, oltre che le implicazioni progettuali e di inserimento ambientale, di tre diverse ipotesi alternative di tracciato e di esercizio, oltre a quella di non fare l’opera.
Da sottolineare è il metodo di lavoro adottato che, attraverso un approccio di sistema, ha visto svolgere un’analisi estesa a tutti gli argomenti che hanno influenza sulla scelta finale della soluzione, senza trascurarne nessuno. Si è così prodotta, con il livello di approfondimento correlato allo stadio progettuale, una completa analisi costi/benefici sia dal punto di vista della collettività sia da quello dei gestori della rete e dei servizi. Un approccio pionieristico dacché ciò avveniva nel 1993, prima della creazione dei Codici degli Appalti e dei loro Regolamenti.

 

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Le fasi progettuali

La realizzazione dell’Alta Velocità è stata programmata per fasi successive, in funzione delle esigenze prioritarie di riorganizzazione e fluidificazione dei traffici. A oggi la linea risulta parzialmente completata, con le tratte Torino-Milano, Milano-Treviglio e Padova-Mestre già pienamente operative.
La redazione dello Studio di Fattibilità della nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità Torino-Venezia ha rappresentato per NET Engineering l’opportunità di contribuire in modo determinante allo sviluppo di uno dei progetti infrastrutturali più rilevanti per il Paese, sia per complessità realizzativa che per estensione territoriale.
A seguito della fase di fattibilità, NET Engineering è stata incaricata dello sviluppo progettuale di parti del tracciato ferroviario e delle connesse opere civili.

 

In particolare, sono stati sviluppati il Progetto di Massima, lo Studio di impatto ambientale e la verifica del Progetto Esecutivo prodotto dal General Contractor delle tratte ferroviarie Brescia-Verona (72 km) e Padova-Mestre (25 km) e delle due interconnessioni di Brescia Est e Verona Ovest (10 km). La complessità del contesto territoriale interessato ha reso necessario prevedere numerose opere d’arte, quali ponti, viadotti e gallerie, e ha richiesto un’attenta analisi dei vincoli fisici, urbanistici ed ambientali.
La tratta Padova-Mestre è già in funzione da marzo 2007 e la separazione dei treni a più lunga percorrenza da quelli regionali, attuata attraverso la realizzazione dei due nuovi binari veloci (con velocità massima di 220 Km/h) ha aumentato le potenzialità della linea portandola da 240 a 350 treni/giorno, con una previsione di poter gestire sulla linea fino a 500 treni/giorno.

Un metodo di analisi pionieristico

Lo Studio di Fattibilità, sviluppato con la prestigiosa collaborazione di docenti delle Università Bocconi di Milano e Federico II di Napoli, rappresenta la prima applicazione in Italia dell’approccio progettuale dell’ingegneria di sistema. Le ipotesi alternative sono state analizzate e comparate in relazione al loro inserimento nel sistema di trasporto, alla previsione della domanda ferroviaria (passeggeri e merci), alla convenienza economica e finanziaria, alle implicazioni progettuali, territoriali e di inserimento ambientale, con l’intento di fornire tutti gli elementi utili per la scelta delle componenti fisiche e funzionali della nuova linea e di definire il tracciato più adeguato alle caratteristiche del contesto ambientale e socio-territoriale dei luoghi attraversati.

La linea Torino-Venezia è stata, pertanto, fin da principio pensata come elemento integrante della rete di trasporto multimodale nazionale e internazionale. Infatti, nel reperimento dei dati iniziali dello studio, è stata data particolare enfasi alla necessità di acquisire informazioni sulla domanda di trasporto internazionale, anche tramite specialisti inglesi e francesi. In aggiunta a ciò, tra i presupposti infrastrutturali fondamentali, erano già previste opere di grande portata, quali: la realizzazione della Torino-Lione (attualmente in corso), del tunnel sotto la Manica, della AV Milano-Napoli e lo sviluppo della rete ferroviaria dei paesi dell’Est Europa, in un’ottica integrata transnazionale. È questa la corretta visione con cui vanno valutate e intraprese opere di così grande rilevanza, abbandonando il pensiero di poter ragionare su ciascuna tratta in modo scollegato e favorendo, bensì, un unicum trasportistico.

L’esperienza maturata ha, nel tempo, portato a definire il ruolo e il valore che caratterizzano NET Engineering in tali contesti: essere una voce indipendente, che fornisce adeguati strumenti di supporto alle decisioni. In questo senso, il compito dell’ingegneria risiede nell’analizzare gli scenari e nell’accompagnare il committente (sia esso un’amministrazione pubblica o un investitore privato) nelle scelte che si accinge ad operare, valutandone le conseguenze reali, anche quando le migliori alternative dal punto di vista strettamente tecnico o economico non coincidono con le aspettative iniziali del decisore.

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NEXT PROJECT
Il passante ferroviario di Torino