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Studio dell’impatto odorigeno degli impianti di depurazione

Copertina 2
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Modelli previsionali di ultima generazione per la salvaguardia della salute pubblica.

È noto che uno degli impatti più importanti degli impianti di depurazione di acque reflue è rappresentato dalle emissioni e dalla diffusione di odori.
L’odore viene descritto a partire da diversi parametri. Tra questi, il tono edonico – ovvero la sensazione di piacere o di molestia che si accompagna all’odore – determina se una sorgente odorigena risulti essere effettivamente di disturbo o meno. Nel caso specifico degli impianti di depurazione, le aree che generano le emissioni più rilevanti sono quelle che riguardano il processo di trattamento dei fanghi, che da sole rappresentano circa il 50% delle emissioni odorigene. Nell’ambito delle procedure di modifica o rinnovo delle autorizzazioni sugli impianti, gli enti gestori sono chiamati a produrre studi previsionali relativi alle emissioni del depuratore, prestando particolare attenzione a quelle di tipo odorigeno, elemento critico per i centri abitati nelle vicinanze.

NET Engineering ha redatto lo Studio dell’impatto odorigeno generato sull’ambiente circostante per i depuratori Marco Simone (presso Guidonia Montecelio, Roma), Massimina (presso Malagrotta) e Colle delle Mele (presso Fiuggi, Frosinone). Sono tutti impianti di tipo biologico a fanghi attivi: il primo ha una potenzialità di progetto pari a 35.000 abitanti equivalenti; il secondo è in via di ampliamento, mentre il terzo ha una potenzialità pari a 72.000 abitanti equivalenti, sebbene al momento sia in esercizio una sola linea da 36.000 abitanti equivalenti.

Per lo svolgimento dei calcoli di diffusione del campo odorigeno nell’ambiente è stata utilizzata la suite CALMET/CALPUFF/CALPOST, nata per gestire il noto modello gaussiano non stazionario multisorgente CALPUFF, sviluppato per conto del California Air Resources Board e adottato quale modello di riferimento dalla U.S. Environmental Protection Agency. L’applicazione del sistema CALPUFF richiede la predisposizione di specifici dati di input.

Sulla base di dati orografici, di uso del suolo (distribuzione dei ricettori), meteorologici (velocità e direzione di provenienza del vento, temperatura dell’aria, pressione atmosferica, umidità, etc.) ed emissivi (dati strutturali delle sorgenti e fattori di emissione) vengono impostate le griglie di calcolo e di conseguenza stabilita l’area di influenza dell’impianto dal punto di vista della diffusione degli odori.

Consapevoli delle ricadute che gli impianti al centro dello studio posso avere sulla salute pubblica e sulla socialità, NET Engineering ha condotto le analisi con un elevato grado dettaglio, sviluppando le simulazioni numeriche sia nello scenario di base (situazione di esercizio dell’impianto più frequente e rappresentativa dell’andamento nell’anno) sia nelle condizioni di worst case, utilizzando modelli previsionali di riferimento nel mercato così da restituire alla committenza un output quanto più preciso e allo stesso tempo cautelativo.

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