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Il reattore ad ozono di Berlino

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Cementi armati per impianti industriali.

La realizzazione del reattore ad ozono di Schoenerlinde è il primo passo di un ambizioso progetto voluto dalla Berliner Wasserbetriebe (BWB), società che si occupa della gestione delle acque di Berlino, al fine di sviluppare un nuovo processo di depurazione per assicurare acqua qualitativamente migliore al sistema idrico della capitale tedesca e ridurre il più possibile l’immissione di tracce antropogeniche nel lago Tegel, da cui viene prelevata l’acqua necessaria per rifornire Berlino di acqua potabile.

Progettato per un volume di circa 2,1 m³/s in tempo secco e 3,8 m³/s in tempo piovoso, quello di Schoenerlinde sarà il terzo impianto di depurazione dell’acqua più grande di Berlino e il più grande in assoluto ad ozono, capace di servire un’utenza di 800.000 persone.

All’interno di questo contesto, NET Engineering ha curato lo sviluppo dei disegni esecutivi dei cementi armati (carpenterie ed armature) delle opere civili previste.

Sezioni-1 (1) (1)
Sezioni-3 (1) (1)
Sezioni-2 (1)

Il progetto del nuovo reattore ad ozono – che costituisce il potenziamento tecnologico dell’esistente impianto di depurazione di Berlino – prevede che l’acqua di scarico venga depurata meccanicamente e biologicamente per poi fluire, mediante un sistema di canalizzazioni sotterranee, verso un secondo impianto nel quale ha luogo il processo di eliminazione dei fosfati. Al termine di tale operazione, l’acqua viene quindi conferita nel bacino di Tegel. L’acqua proveniente dall’areale di Schoenerlinde confluisce all’interno del reattore, nel quale quattro vasche ospitano i processi chimico-fisici e meccanici necessari alla depurazione. Poiché le vasche, che si trovano nei due livelli interrati dell’edificio, sono soggette a pressioni interne ed esterne e a un’importante aggressione chimica che compromette la durabilità del calcestruzzo, è stata prevista una speciale progettazione tanto delle carpenterie e delle armature, quanto della fase di getto in opera.

La presenza dell’ozono, infatti, rende il progetto particolarmente complesso e implica l’osservanza di criteri molto severi per il dimensionamento delle sezioni e delle armature nei confronti della fessurazione, come previsto dalla normativa tedesca su questo genere di costruzioni industriali di tipo idraulico.

Per ovviare al problema, sono stati previsti getti molto corti e frequenti. Ad ogni ripresa di getto sia verticale che orizzontale, le armature di continuità sono state dotate di uno speciale film protettivo – chiamato coating – per garantire una maggiore vita utile all’opera.

Il progetto è stato interamente sviluppato in BIM. NET Engineering ha sviluppato un modello strutturale indispensabile per la progettazione ottimale in un contesto particolarmente complesso dal punto di vista delle armature.

modello 3d
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